giovedì 1 marzo 2012

Stati confusionali

Sul sole XXIV ORE del 29/2/2012 si legge un commento a proposito di alcuni aggiustamenti sulla determinazione dell'IVIE. Se confermati, una volta di più dimostreranno una nuova disposizione di "una superficialità" che sinceramente non riesco a spiegarmi.    
Nella norma italiana  attualmente vigente, è previsto che l'Ivie sia dovuta nella misura dello 0,76 per cento del  valore degli immobili desunto dal rogito notarile o,  in assenza di esso, del valore di mercato dell'immobile nel luogo ove è esso ubicato .

Secondo le utime notizie, a queste disposizioni dovrebbe aggiungersi una nuova previsione  secondo cui "la base imponibile dell'Ivie sarebbe definita, se esistono, con le stesse regole vigenti nel Paese ove l'immobile si trova e che disciplinano l'applicazione della tassazione immobiliare di tipo patrimoniale. " Gli scenari che si prospettano, quindi, sono i seguenti: 

a) immobile ubicato in Paese nel quale vigono regole per calcolare la base imponibile delle imposte patrimoniali immobiliari: la base imponibile Ivie è data da quelle regole; 

b) immobile ubicato in Paese diverso da quelli di cui alla lettera precedente: la base imponibile è rappresentata o dal costo dell'immobile risultante dall'atto di acquisto".
ULTERIORE ASSURDITA' !
L'irrazionalità è dovuta al fatto che il governo pensa che le imposte patrimoniali all'estero siano basate sullo stesso parametro  determinato in Italia e medesima aliquota.

Esempio per la Francia:
La base d’imposta è costituita dalla rendita catastale uguale al 50% del valore locatizio catastale fissato dalla Pubblica Amministrazione. L’importo della tassa si ottiene moltiplicando la base d’imposta per il tasso di imposizione in vigore.
Si deduce facilmente quindi che non si parte dal valore di rogito o dal valore dell'immobile ma dalla rendita catastale applicando una percentuale abbastanza alta proprio perchè  la base è la rendita catastale che è un valore assolutamente non paragonabile al valore dell'immobile.
Allora l'assurdo calcolo della IVIE in Italia diverrebbe: base imponibile ovvero rendita catastale per es 800,00 X 0,76 per cento =  6,1 euro !!!
L'irrazionalità è che in un altro paese la patrimoniale potrebbe magari essere calcolata su una base pari ai metri quadri X 100. es  50 mq X 100 =   5.000. L'imposta potrebbe in tal paese essere pari al 20% di tale calcolo = 1000,00.
In Italia cosa diverrebbe? base imponibile della patrimoniale = 5000,00 X 0,76 per cento = 38,00 euro !!!
Mi pare che brancolino nel buio e siano in stato confusionale.
Tranquilli che verrà giudicata incostituzionale!

Sandror





  










13 commenti:

  1. Beh ormai mi pare proprio che siamo arrivati alle comiche finali, se non ci fosse da piangere ci si potrebbe anche ridere sopra!!!!
    Duilio

    RispondiElimina
  2. A quanto pare la notizia é confermata:
    su un articolo del sole24ore di qualche giorno fa "Le chiavi dell'imposta sul mattone" alla voce IMMOBILI ALL'ESTERO si legge, giusto in coda:
    "La base imponibile dell'IVIE, nei Paesi che garantiscono uno scambio adeguato di informazioni, coincide con l'imponibile delle imposte estere sui trasferimenti del patrimonio".
    Se ho ben compreso, cio' significa che il criterio del valore di acquisto o di mercato quale base imponibile si applica ormai solo agli immobili situati nei paradisi fiscali ?

    RispondiElimina
  3. Ho trovato il link dell'articolo, dell'IVIE si parla alla lettera I (Immobili all'estero)
    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-08/chiavi-imposta-mattone-063806.shtml?uuid=AbBAlJ4E&p=2

    RispondiElimina
  4. morale della favola: questo governo Monti strombazzato dai mass media come un governo di tecnici bocconiani si sta' rivelando in realta' un governo di spocchiosi peracottari.
    Tra l'altro pare che tra i ministri ci siano persone indagate.
    Cosa c'e' allora di nuovo se non il fatto che ogni governo e' peggio del precedente?

    RispondiElimina
  5. Ciao a tutti.
    Temo che l'esempio di Sandror sulla Francia non sia corretto.
    L'ISF (Impot de solidarietè sur la fortune) ovvero l'equivalente di una tassa patrimoniale non si calcola come da lui indicato, ma sul valore dell'immobile.....quindi temo che siamo punto e a capo!

    RispondiElimina
  6. In base alle nuove disposizioni di legge sugli immobili in Francia di fatto non si pagherà più IVIE, perchè il credito d'imposta è di gran lunga superiore all'imposta dovuta.
    Siamo in mano a gente che a dire incompetenti è proprio un complimento.
    Viva la libertà.

    RispondiElimina
  7. Sono stata ieri dal notaio per chiedere se esiste un valore catastale in Francia e permettere al commercialista di calcolare questa assurda tassa.se già prima ridevano di noi per la politica ora non sanno più cosa pensare..sicuramente come al solito pagherà solo qualcuno..i più ricchi gli immobili li hanno intestati a società e se non sbaglio saranno esenti.. Ad ogni modo non si sa come calcolare..

    RispondiElimina
  8. hoooooooooooooooo ai ladri della nostra vita misera............

    RispondiElimina
  9. Da quello che ho potuto capire dai vari esperti che circolano sulla rete,
    lINVIE si deve calcolare sul valore della casa risultante sul rogito notarile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. NO. Perlomeno per gli immobili in UE.
      Il valore e' quello catastale come determinato e
      rivalutato nel Paese in cui l'immobile e' situato ai fini
      dell'assolvimento di imposte di natura patrimoniale e reddituale,...
      Per la Francia il valore catastale utilizzato per le imposte patrimoniali è indicato sul retro dell'avviso per la Tax Fonciere.
      Il valore del rogito notarile è l'ultimo cui ricorrere se non si trova quanto specificato nel
      TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 2 marzo 2012 , n. 16
      Testo del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16 (in Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 52 del 2 marzo 2012) coordinato con la legge di conversione 26 aprile 2012, n. 44
      ....Art. 16 e) il comma 15 e' sostituito dal seguente: « 15. L'imposta di cui
      al comma 13 e' stabilita nella misura dello 0,76 per cento del valore
      degli immobili. L'imposta non e' dovuta se l'importo, come
      determinato ai sensi del presente comma, non supera euro 200. Il
      valore e' costituito dal costo risultante dall'atto di acquisto o dai
      contratti e, in mancanza, secondo il valore di mercato rilevabile nel
      luogo in cui e' situato l'immobile. (( Per gli immobili situati in
      Paesi appartenenti alla Unione europea o in Paesi aderenti allo
      Spazio economico europeo che garantiscono un adeguato scambio di
      informazioni, il valore e' quello catastale come determinato e
      rivalutato nel Paese in cui l'immobile e' situato ai fini
      dell'assolvimento di imposte di natura patrimoniale e reddituale o, in mancanza, quello di cui al periodo precedente. ) (valore di rogito)

      Elimina
  10. Anch'io ho fortissimi dubbi.
    La taxe foncière non è un'imposta sul patrimonio, ma un'imposta locale; viene versata ai comuni, al dipartimento ed alla regione(vedere il dettaglio sull'"avis d'imposition").
    La partimoniale in Francia, come detto in un messaggio precedente è l'ISF , ed avendola pagata per diversi anni,vi confremo che la base è il valore reale. Lo stesso per le transazioni:ho fatto una successione e delle vendite di immobili in Francia, sempre tassate sul valore reale.

    RispondiElimina
  11. L. 7 gennaio 1992, n. 20. Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica francese per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire l'evasione e la frode fiscali, con protocollo e scambio di lettere fatta a Venezia il 5 ottobre 1989 (S.O. alla Gazz. Uff. n. 18 del 23 gennaio 1992). (Entrata in vigore il 1° maggio 1992).
    **************************
    Mi chiedo se questa Convenzione è tutt'ora valida. Non sono un giurista ne un fiscalista ma mi pare che rientri a pieno merito nell'argomento che stiamo trattando. Il dubbio : possibile che i nostri Governanti non ne abbiano tenuto conto ???????? (.....anche se ormai tutto è permesso...).

    RispondiElimina
  12. Si, la convenzione è valida e dice che per gli immobili pagano le imposte nel paese dove sono situati. Ma,attenzione, non dice "solamente" nella nazione ove è situato, quindi...
    vedere: "Rivista della Scuola superiore dell'economia e delle finanze" numero gennaio marzo 2010,capitolo 3 punto[14]

    RispondiElimina