lunedì 20 febbraio 2012

Perchè questo Blog?

Questo blog si rivolge a tutti coloro (italiani e stranieri residenti in Italia) che da quest'anno si ritrovano a dover pagare la famigerata imposta sul valore degli immobili situati all'estero (IVIE) voluta dal governo Monti e ritengono che tale imposta sia iniqua.

Il web è pieno di siti e forum in cui si parla di questa nuova tassa che prevede un'imposta dello 0,76% sul valore d'acquisto dell'immobile o, in mancanza del rogito, del suo valore di mercato. Leggendo i vari commenti dei tanti utenti, è opinione comune che questa tassa sia quantomeno iniqua, in molti l'hanno definita un'estorsione legalizzata, un'assurdità che va contro le norme costituzionali e comunitarie.

Questo blog propone a tutti i visitatori di unirsi affinché questa tassazione venga abolita o quantomeno modificata in conformità a quelle stesse norme costituzionali e comunitarie. L'obiettivo è di promuovere un'azione legale di massa (che sia Class Action o altro) contro questa ingiustizia. Più saremo, più saranno costretti ad ascoltare le nostre lamentele!


Al momento ci avvaliamo della preziosa collaborazione di un avvocato, Maria Giovanna Villari di Napoli (vedi il suo post qui) e di un commercialista, Sandro Rigano di Torino, il quale ha diversi clienti inferociti che condividono il nostro stesso problema. Ad oggi, 11 persone hanno aderito all'iniziativa, e ricevo mediamente una email al giorno di persone infuriate come tutti noi! Un ottimo risultato considerando che l'unico luogo dove finora ho promosso l'iniziativa è stato sul forum di Investire Oggi



Passate parola!

11 commenti:

  1. La mia proposta è quella di promuovere un'azione legale al fine di evitare la doppia imposizione o almeno di rendere meno iniquo il Decreto "Salva Italia".Vi sono peraltro molti francesi che sono proprietari di beni immobili in Italia.Dovrebbe pertanto valere anche per loro la doppia imposizione ai sensi della Convenzione fiscale italo-francese.
    Al fine di rendere meno iniquo il Decreto "Salva Italia", proporrei l'applicazione in Italia di una tassazione non superiore a quella applicata in Francia,per cui, se io pago in Francia per una appartamentino di 45 m2 una taxe foncière pari a Euro 600,sarei tenuto a pagare al Fisco Italiano un pari importo e non 3.040 Euro(Euro 400.000= prezzo indicato nel rogito X 0,76= Euro 3.040)come previsto dal succitato Decreto.
    In particolare desidero attirare l'attenzione sul fatto che il Decreto "Salva Italia" dovrebbe avere carattere transitorio al solo fine di sanare il debito pubblico e di rimettere i conti a posto.Perchè quindi introdurre una doppia imposizione fiscale valevole per sempre e non limitata nel tempo(2-3 anni)?
    Giuseppe

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  2. A mio avviso i punti salienti da evidenziare in un eventuale azione legale (che mi auguro caldamente avvenga) sono i seguenti:
    - evidente incostituzionalità, in quanto c'è una lampante disuguaglian
    za di trattamento tra chi ha acquistato un immobile anni fa (e che
    oggi vale molto di più)e chi invece lo ha acquistato di recente, dato
    che l'imposta viene applicata sul valore del rogito.
    - incostituzionale in quanto applicabile solo ad una parte degli aventi
    causa, perchè avverrà solamente nei confronti di chi possiede l'immo
    bile in paesi controllabili.
    - in fine duplicazione delle imposte perchè anche se la norma dice che
    si potrà andare in credito d'imposta, in realtà si sa benissimo che
    difficilmente si possono paragonare le tassazioni tra i vari paesi.

    Per finire i miei complimenti ad Ermanno per il blog e speriamo che tanti si uniscano a noi contro questa ingiustizia, soprattutto ci tengo a dire (almeno per quanto mi riguarda) che non siamo dei ricchi evasori da punire ma magari persone che hanno lavorato una vita per acquistare il loro "sogno".
    Duilio

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  3. • IMMOBILI ALL’ESTERO – PATRIMONIALE INCOSTITUZIONALE :
    • Dov’è l’equità ??
    Beninteso : siamo disponibili a fare i sacrifici che tutti gli italiani dovranno fare ma diverso è essere depredato dal fisco pagando quattro o cinque volte ciò che pagano coloro che possiedono una seconda casa ma in Italia.
    Sono stupefatto della superficialità con cui è stata studiata la patrimoniale sugli immobili posseduti all’estero quasi fosse una colpa da espiare massacrati dal fisco.
    Ci sono indubbi e numerosi profili di incostituzionalità nel testo di legge
    • Lo spirito della legge dovrebbe essere incidere in egual misura sul patrimonio posseduto ad una medesima data.
    • Ecco invece lampanti esempi di anticostituzionalità della norma considerato che viola palesemente l’eguaglianza tra i contribuenti imponendo tassazioni differenti sullo stesso bene:
    1) DISEGUAGLIANZA MASSIMA tra contribuenti italiani che hanno acquistato un immobile analogo e di pari valore ma in stati diversi ovvero in Italia e all’estero :
    Chi ha acquistato una seconda casa all’estero paga l’imposta sul valore di rogito mentre chi ha acquistato un immobile in Italia viene tassato sul valore catastale che può differire moltissimo dal valore di rogito (come mai anche in Italia non si è stabilito come base il valore di rogito ? perché se il motivo è quanto esposto al successivo punto 2, il concetto dovrebbe valere anche per chi ha immobili all’estero ovvero se NON si è scelto di utilizzare per l’IMU in Italia il valore di rogito perché per uno stesso immobile l’imposta varierebbe iniquamente in base alla data di acquisto, perché adottarlo PER GLI IMMOBILI ALL’ESTERO?) .
    Un esempio :
    A) Alloggio di 40 mq circa acquistato ad Alassio (Liguria) :
    Rendita catastale immobile (civile abitazione) categoria A/2 = 206,00 x 2,5 (vani catastali) x 1,60 x 100 (rivalutazione) = 82.400,00
    Valore di rogito ( prezzo affare !!!) = 400.000,00
    Imposta = 82.400,00 x 0,76% = euro 626,00
    B) Alloggio di 40 mq circa acquistato a Mentone ( Francia – 3 chilometri dal confine) :
    Valore di rogito = 400.000,00
    Imposta = 400.000,00 x 0,76% = euro 3.004,00 !!!
    • 2) Diseguaglianza tra contribuenti italiani che hanno comprato il bene all’estero in epoche diverse :
    Chi ha acquistato una seconda casa all’estero magari 20 anni fa corrisponde una imposta irrisoria rispetto a chi ha acquistato magari lo stesso immobile l’anno scorso magari gravato da un bel mutuo, considerato che il parametro è il valore di rogito !
    3) Diseguaglianza tra contribuenti italiani per una tassazione per annualità differenti a seconda del paese di ubicazione dell’immobile acquistato:
    Chi ha acquistato una seconda casa all’estero paga l’imposta già per l’anno 2011 mentre chi ha acquistato un immobile in Italia viene tassato per l’anno 2012 (il fatto non è irrilevante perché se l’immobile viene ceduto ad esempio il 1 gennaio 2012 chi ha comprato l’immobile all’estero paga comunque mentre chi aveva comprato l’immobile in Italia non paga nulla )
    • Non vale la considerazione che già per il 2011 in Italia si pagava l’ICI , perché all’estero si corrispondevano già analoghe imposte sugli immobili.
    4) La patrimoniale sugli immobili all’estero è pari al 7,6/mille ovvero il medesimo importo dell’Imu. Il presupposto dell’Imu è il corrispettivo di servizi municipali di cui benficia quell’immobile posseduto in quel tal comune. .
    • Qualcuno mi spiegherà quali sono i servizi municipali che lo Stato Italiano presta a favore di chi ha un immobile all’estero?
    • 4) Le persone giuridiche proprietarie di immobili all’estero non scontano tale patrimoniale , vero privilegio delle persone fisiche !!
    • … che bella equità !!!
    • La soluzione è abbastanza banale : tassare gli immobili all’estero in base alla rendita catastale di un immobile analogo situato in Italia sottraendo l’imposta che è stata pagata all’estero.
    • Mi rendo conto delle difficoltà di individuare le analogie ma la base sarebbe comunque coerente con la base utilizzata per tassare gli immobili in Italia.

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  4. ma sto monti sta fori de capoccia dicono a roma!!!

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  5. Ciao Mi chiamo Francesco e mi associo a Voi... non sono un esperto ma non trovo giusto che ci venga tassata una proprietà all'estero dove già dobbiamo pagare le tasse in loco

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  6. Salve,

    mi chiamo Giuseppe e possiedo un appartamento in Francia che ho acquistato trasferendo legalmente in quel Paese i miei risparmi da lavoro dipendente in Italia.
    Sono del tutto d'accordo con quanto già pubblicato in proposito nel sito.

    Aggiungo, inoltre, che questa tassa appare artatamente costruita per punire coloro che hanno optato di preferire l'acquisto di una seconda abitazione all'estero, come se fossero dei criminali evasori.
    A conferma di ciò, basta infatti considerare la base imponibile prescelta: non una rendita catastale od il valore locativo dell'immobile, come in Italia od in Francia stessa, bensi il costo di acquisto od il valore corrente di mercato, volto ad assicurare un
    maggior gettito fiscale ovvero, comunque, la certezza di gettito, dopo aver esercitato l'eventuale credito di imposta.

    A quest'ultimo riguardo, vorrei per altro sottolineare che, come di consueto in Italia, il legislatore non è stato sufficientemente chiaro limitandosi a stabilire che, ai fini dell'Ivie, è possibile dedurre - fino a concorrenza del suo ammontare - un credito di imposta pari all'importo dell'eventuale imposta patrimoniale versata nello Stato ove è situato l'immobile.

    In Francia si pagano due imposte locali: la Taxe Foncière e la Taxe d'Habitation che contengono,entrambe, elementi di ordine patrimoniale.
    Come si fa a sapere se, dal punto di vista del fisco italiano, questo è condivisibile e le due tasse sono entrambe deducibili, se lo è una sola o nessuna?

    In altri termini, come sempre, i nostri governanti si limitano a scribacchiare a tavolino e poi tocca al contribuente "sbattersi" per interpretare e cercare di capire il comportamento da assumere per non incorrere in sanzioni. Ma, forse, anche questo viene fatto artatamente!!

    Dio mio, che tristezza. Viene voglia di scappare da questo Paese.

    Grazie per l'iniziativa e cordiali saluti.

    Giuseppe

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  7. Sono un cittadino Brittanico che è venuto a vivere in Italia (!!) nel 2008. Avevo una prima e unica casa in inghilterra dove abitavo con la mia famiglia. Quando sono venuto in italia, non era conveniente per me vendere la casa in inghilterra a causa del crollo del mercato immobiliare, e anche il crollo della sterlina! E quindi la casa è rimasta lì, in affitto. Quindi pago già le tasse sull'affitto allo stato italiano. Adesso mi trovo con questa nuova tassa da pagare su una casa che non posso vendere, e l'imposta che sarà calcolata su un valore più ALTO dell'attuale valore del mercato (per causa del crollo del valore degli immobili)!!!!
    Non sono un esperto legale, ma ho letto in un articolo del Sole 24 ore potrebbe essere proprio questa mia (che non ho visto replicato in altri messaggi), e cioè:
    "Un altro problema aperto dall'Ivie e che potrebbe interessare la Ue riguarda gli stranieri residenti in Italia: stando alla formulazione letterale del Dl 201/11, sarebbero soggette a tassazione anche le case che essi hanno in patria e che a volte possedevano prima di trasferirsi nel nostro Paese. Si tratterebbe dunque di immobili che fungevano da prima abitazione, quindi di natura diversa dagli investimenti di italiani all'estero che la norme vorrebbe prioritariamente colpire"

    Spero di avere dato anche qualche altro spunto di riflessione.

    Altrimenti è servito per mio sfogo contro questa tassa assurda per quanto sia onorosa!! Come si fa pagare ogni anno 0,76% del valore della casa in tasse???????

    Gianni

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  8. mi chiamo gianni
    mia moglie è austriaca e ha ereditato una casa dai suoi genitori costruita 70 anni fa, lei vive e lavora qui in italia e quindi paga le tasse allo stato italiano, come si fa a chiedere qualcosa su un oggetto che non è stato acqustato con quanto guadagnato qui?
    potrei capire se mia moglie avesse prima lavorato e guadagnato e poi fosse andata ad investire all'estero i soldi italiani, ma nel mio caso, come quello penso di tante altre persone, la sua abitazione è frutto di un'eredità e che neppure le da un reddito
    non sono un legale ma credo che questa legge oltre ad essere assurda, discriminante e di facile controllo verso molti stati, sia soprattutto anticostituzionale e chi ne ha la possibilità e le competenze faccia qualcosa anche se non direttamente coinvolto.....non so la prima cosa che mi viene in mente è un ricorso al TAR

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  9. Mi chiamo Giorgio ed ho un appartamento in Francia pagato con i miei risparmi provenienti da lavoro regolarmente tassato in Italia. Questa tassa e' sicuramente non equa!! Non si puo' paragonare la base imponibile in Italia secondo il valore catastale rivalutato con il valore del rogito in Francia (che viene dichiarato il valore dell'immobile fino all'ultimo euro e quindi maggiore di 3/4 volte del valore catastale italiano!!).
    Dopodiche':
    1)Perchè pagano solo le persone fisiche e non pagano le persone giuridiche? Sembra fatta apposta per "quelli" che hanno acquistato tramite una società immobiliare!!! (non vedo perchè costituire una società immobiliare per acquistare immobili se non per risparmiare sulle tasse e/o evadere/eludere) Quindi si vuole tassare SEMPRE i soliti noti e chiudere gli occhi su evasione ed elusione.
    2)Perchè si potrebbe detrarre la taxe fonciere e non anche la taxe d'habitation? in fondo lo stato italiano non presta alcun servizio per gli immobili all'estero a differenza di quelli situati in italia.
    3)Perchè l'IVIE e' retroattiva per il 2011 mentre in italia l'IMU e' pagata per il 2012?
    Ci sono ancora tante altre incongruenze come citato da altri.
    Non basta parlare di EQUITA'. Occorre che questa IVIE venga "corretta" in modo da essere EQUA.

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  10. ho letto su alcuni siti che,per i paesi UE, l'imponibile è rappresentato dall'importo preso a base di calcolo nel paese in questione ai fini delle imposte sul patrimonio o sul reddito (prima era sul patrimonio o sulle transazioni). Se è così, calcolando lo 0,76% sull'imponibile della taxe fonciere, la tassa diventa davvero irrisoria. Ne sapete di più

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  11. Noi abbiamo casa in Belgio, il "Precompte immobilier" (tassa locale che le ragruppa tutte) che paghiamo in loco e di gran lunga superiore alla tassa italiana e se ho capito bene a deduzione fatta paghiamo di più in loco.

    Fabrizio

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